Nella zona in cui viviamo c’è così una meravigliosa vastità di ricchezza, in termini di patrimonio culinario e terminologia associato ad esso,che basta fare 5/& km di distanza per dare un nome diverso alle cose.

E’ il caso sicuramente dei risotti.

Nella Valdelsa senese il significato, quando entri in pasticceria, sta ad indicare quella pastina dolce, ma non troppo, mini-riproduzione della torta di riso. La versione originale, che si contende la paternità tra Siena e Firenze (n.d.r. credo che la torta di riso abbia in realtà molto più a che fare con la storia di Firenze al tempo dei Medici), è riportata nella Bibbia della cucina, l’Artusi.

Fatto sta che i risotti, come li chiamiamo noi a Poggibonsi, non li conoscono affatto con questo nome a Colle o a Siena. Se entri in una pasticceria, come mi è capitato, e chiedi un risotto ti guardano in modo stralunato perchè magari è ancora ora di colazione e non di pranzo e nella loro mente passa per risotto solo quello ai funghi o alla zafferano.

Qui la ricetta che potete fare a casa del più classico dei risotti! E che, volendo potete anche replicare nella versione integra della torta di riso, gli ingredienti sono gli stessi, basta stendere a frolla e la crema in una tortiera grande.

Per la frolla vi consigliamo di seguire la nostra ricetta facilissima fatta al mixer che trovate nella sezione dolci del nostro blog!

Ricetta per 6 budini.

AutoreToscane DI GustoCategoriaDolci, Ricette Tradizione ToscanaDifficoltàIntermedia